La prima volta che ho avuto il piacere di conoscere Mr Hang Drum mi trovavo a Londra, erano più o meno le quattro del pomeriggio, alla mia sinistra russava il Tamigi appollaiato supino sul suo letto e alla mia destra grattacieli con gessato e mocassini facevano a gara per toccare il cielo con un dito.

Questo vedevano i miei occhi, ma non posso escludere che tutto fosse un po’ influenzato dalla birra che mi ero fatto scivolare nella gola e che mi faceva sentire una specie di involtino fermentato al malto d’orzo.

Mentre mi rotolavo più o meno in posizione eretta, sentii la sua voce chiamarmi a sé. Sedeva sulle gambe di una rossa con gli occhi verdi e il vestito giallo che non era un semaforo ma una donna che vibrava! Vibrava! Vibrava!

Per la prima volta entrai in contatto con una melodia che sembrava entrarti nel petto grattandoti la gola e poi cominciava a bussarti nella pancia facendoti risuonare l’anima.

Mi sedetti.

Mi sedetti e cominciai ad ascoltare, come poche altre volte era successo nella mia vita.

Quel ricordo mi è tornato in testa qualche settimana fa e con esso la voglia di organizzare questo Festival.

Un Festival che nasce per celebrare un universo poco conosciuto, il cosiddetto “Hand pan”, e che soprattutto pone al centro la musica che viene dal di dentro e con essa la poesia e la sua modalità di espressione, che ogni individuo è solito custodire nella parte profonda di sé stessi.

Per questo saranno diversi gli strumenti che presenteremo, perché crediamo che la scelta di uno strumento musicale costituisca prima di tutto la scoperta di una nuova voce capace di rivelare un talento nascosto.

Abbiamo deciso di privilegiare quelli che abbiamo definito: strumenti musicali “curiosi”, per dare una possibilità a un’espressività musicale meno conosciuta e anche perché ci farebbe piacere che ognuno potesse presentare e suonare il suo strumento, anche di sua creazione.

Il Festival si svolgerà allo Spazio Streetstudio, una realtà venuta su da poco in una quelle zone ex industriali, Lambrate, che un tempo sapeva di industria, lavoro e aria che t’incolla la saliva nella gola ma che oggi si capisce subito che muore dalla voglia di tingere l’aria di musica, colori e poesia.

Scoprendo tutte le voci di questo sito web potrete trovare tutte le informazioni in termini di proposta, orari e servizi presenti, per ora ci teniamo a dare alcuni cenni sull’evento.

Le due giornate saranno divise in tre parti: durante la mattina e il primo pomeriggio proporremo dei brevi seminari di primo approccio ai vari strumenti; nella fascia pomeridiana jam sessions di coloro che si presenteranno con il proprio strumento e la sera dalle 21.30, proporremo concerti degli artisti che ospiteremo.

Questo per ora credo sia tutto.

Spero di essere stato esauriente e che avremo la possibilità di conoscerci durante il Festival.

Giulio Valentini