Milano 22 dicembre 2010, ore 10:07. Pioggia. Seguo in bicicletta il corteo della protesta studentesca. Mi guardo intorno e rimbalzo su una cornice di occhi bassi, stanchezza, disinteresse: quelli sono i passanti…
“Ogni tempo ha il suo fascismo” diceva Primo Levi, “a questo si arriva in molti modi non necessariamente con il terrore dell’intimidazione poliziesca, ma anche negando o distorcendo l’informazione, inquinando la giustizia, paralizzando la scuola”.
La Storia la fanno i giovani e gli idealisti mentre i mediocri di solito si riempivano la pancia (quando hanno ancora qualcosa da mangiare…)