Come racconta Vandana Shiva, a Jaipur in India, vi era l’usanza nei periodi di maggiore siccità di erigere piccole baracche a chiamate Jal Mandirs. Questi erano veri e propri “templi dell’acqua”, pubblici e disposizione di tutti in onore dell’offerta e condivisione di un bene necessario alla vita.

Poi arrivò la plastica e la mercificazione dell’acqua.

Quando un miliardo di indiani abbandoneranno la pratica dell’offerta e ricorreranno all’acquisto di acqua contenuta in imperiture bottiglie di plastica colorata, qualcuno lo chiamerà Progresso.