Gerardo Marotta, avvocato e intellettuale napoletano un giorno vendette tutto fino ad indebitarsi, iniziò a pagare di tasca propria i costosi affitti di locali di fortuna nei pressi di Palazzo Serra di Cassano in via Monte di Dio a Napoli, tutto per salvare preziosi volumi e mettere in piedi la biblioteca dell’Istituto italiano per gli studi filosofici di Napoli citata dall’Unesco nel 1993 come biblioteca filosofica senza pari al mondo.

Questo prima che le Istituzioni, sempre così vicine agli interessi della cultura in genere, sentissero qualche tempo dopo la necessità di esaudire le richieste dei volumi stessi ormai decisi ad allontanarsi dalla città e stabilirsi in campagna in uno splendido magazzino bucolico in quel di Casoria.

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